Affido e post-adozione

Servizio affido e post adozione

adoption-1057639_960_720
La miglior terapia per un figlio adottivo è l’adozione stessa e quanto i genitori adottivi possono offrire in termini di comprensione e riparazione è molto più significativo di quanto possono offrire altri adulti, compresi i terapeuti.” F. Vadilonga, Curare l’adozione, 2010

È solo recentemente che inizia a farsi strada il riconoscimento della complessità del percorso adottivo e quindi inizia ad emergere la domanda di essere “accompagnati e sostenuti” in questo emozionante quanto misterioso viaggio.

Non è raro infatti che le famiglie adottive sperimentino sentimenti di inadeguatezza, isolamento e solitudine che creano un terreno fertile all’emergere di difficoltà relazionali fra i genitori e il bambino e o i bambini.

Per quanto riguarda l’affido spesso l’arrivo del minore può comportare una serie di modificazioni delle relazioni familiari pre-esistenti, che sono difficilmente prevedibili e che richiedono spesso degli interventi di sostegno per le famiglie affidatarie.


Il centro offre interventi specialistici per aiutare le famiglie affidatarie e adottive che stanno sperimentando difficoltà all’interno del loro ciclo vitale.

Pezzettino, Leo Lionni

Pezzettino di Leo Lionni

Il suo nome era Pezzettino. Tutti i suoi amici erano grandi e coraggiosi e facevano cose meravigliose. Lui, invece, era piccolo e di sicuro era un pezzetto di qualcuno, pensava, un pezzetto mancante. Molto spesso si chiedeva di chi fosse il pezzettino, e un bel giorno decise di scoprirlo.

“Scusa …”, chiese allora a Quello- che- corre, “per caso sono un tuo pezzettino?”

“Come potrei correre se mi mancasse un pezzetto?” rispose Quello- che- corre piuttosto sorpreso.

“Sono un tuo pezzetto?” domandò a Quello- che- forte. “Potrei esser forte se mi mancasse un pezzettino?”

Pose la stessa domanda anche a Quello- che- nuota, Quello- che- vive- sulle- montagne, Quello- che- vola, fintanto che Quello- Saggio gli consigliò di andare all’ isola Chi- sono. Il giorno dopo prese la sua barchetta e andò ma… che strano! L’isola era un ammasso di pietre. Non un albero, non un filo d’erba. Ma soprattutto nessuna creatura vivente. Pezzettino camminò e camminò, su e giù, finché esausto, inciampò e cadde…. E si ruppe in tanti pezzetti.

Quello- Saggio aveva ragione! Pezzettino adesso sapeva che anche lui, come tutti, era fatto di tanti piccoli pezzi.

Si ricompose e quando fu sicuro che non mancasse neanche uno dei suoi pezzetti, torno alla barca. Remò tutta la notte per arrivare a casa il prima possibile.

Tutti i suoi amici lo stavano aspettando, “io sono me stesso”, gridò Pezzettino tutto contento. I suoi amici non erano sicuri di aver capito quello che Pezzettino intendesse dire, però sembrava felice. E così, si sentirono felici anche loro.